Il Caso Yara Gambirasio
Il caso di Yara Gambirasio è un fatto di cronaca nera avvenuto in Italia che ha avuto un'ampia risonanza mediatica.
Cronologia degli eventi:
- 26 Novembre 2010: Yara Gambirasio, una tredicenne di Brembate di Sopra (Bergamo), scompare mentre fa ritorno a casa dalla palestra.
- 26 Febbraio 2011: Il corpo senza vita di Yara viene ritrovato in un campo a Chignolo d'Isola, a circa 10 chilometri da Brembate. Il corpo presenta ferite da arma da taglio e un colpo alla testa, ma la causa della morte è stata ipotizzata come assideramento.
Indagini:
Le indagini si sono concentrate sulla ricerca del DNA dell'assassino. Un profilo genetico maschile, soprannominato "Ignoto 1", viene isolato dai vestiti della vittima. La ricerca di un compatibile porta a Giuseppe Guerinoni, un autista di autobus morto nel 1999. Attraverso l'esumazione del corpo di Guerinoni e l'analisi del DNA dei suoi figli, si arriva a Massimo Bossetti, un muratore che vive a Brembate di Sopra.
Processo e Condanna:
- 16 Giugno 2014: Massimo Bossetti viene arrestato.
- 1 Luglio 2016: Bossetti viene condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio.
- 17 Luglio 2017: La Corte d'Assise d'Appello di Brescia conferma la condanna all'ergastolo.
- 12 Ottobre 2018: La Corte di Cassazione rigetta il ricorso di Bossetti, rendendo definitiva la condanna all'ergastolo.
Aspetti Controversi:
Il caso è stato caratterizzato da diverse controversie, tra cui:
- Affidabilità delle prove del DNA: La difesa di Bossetti ha contestato la validità delle prove del DNA, sostenendo errori nelle analisi e possibili contaminazioni.
- Movente: Il movente dell'omicidio non è mai stato chiarito completamente.
- Dubbi e Ipotesi Alternative: Alcuni elementi del caso hanno alimentato dubbi e ipotesi alternative, che però non hanno mai trovato riscontro nelle indagini.
Il caso di Yara Gambirasio rimane una vicenda tragica che ha segnato profondamente la comunità di Brembate di Sopra e l'opinione pubblica italiana. La complessità delle indagini e le controversie legate alle prove hanno contribuito a mantenere alta l'attenzione sul caso anche dopo la condanna definitiva di Massimo Bossetti.